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All’età di 20 anni lasciò la città, risiedendo a Mar del Plata, Tandil, Tres Arroyos, La Plata e Buenos Aires, dando concerti con la partecipazione di un vasto pubblico.
Sposò una giovane donna di nome Natalia Arámbulo e da questa unione nacque il 13 dicembre 1925 la sua primogenita Zulema Fleury, che, all’età di 17 anni, era già chitarrista concertista, unica della sua progenie e portava il nome di suo padre con grande orgoglio e rispetto.
La chitarra appartenuta ad Abel Fleury, oggi parte del museo di Dolores, era un dono di sua figlia Zulema, che morì anni dopo nella città di Buenos Aires.
Nel 1933, in cerca di migliore fortuna, si trasferì a Buenos Aires e grazie ad una lettera di presentazione del noto recitatore creolo dell’epoca, Lauro Viana, iniziò a partecipare, facendo da sottofondo musicale, ai recital poetico-gaucho di Fernando Ochoa. Inoltre, già separato da Natalia Arámbulo, si unì a Nelis Guerra e così nacquero tre figli: Estela Juana, María Del Carmen e Abel Eduardo.
Il sodalizio artistico con Ochoa ha facilitato la sua conoscenza da parte del pubblico e la sua assunzione, non solo come solista ma anche come direttore di ensemble di chitarre.