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Tali spettacoli consistevano solitamente in tre parti:
—>la prima composta interamente da opere del repertorio chitarristico classico: scritte da Francisco Tárrega, Heitor Villa-Lobos,
(segue) Fernando Sor, Dionisio Aguado, Manuel Ponce, Antonio Lauro, ecc. e, attraverso trascrizioni, da Sylvius Leopoldus Weiss, Johann Sebastian Bach, Isaac Albéniz, Joaquín Malats, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Frédéric Chopin, ecc.
—>Una seconda parte dedicata a un recital poetico o a una performance teatrale (In un’occasione, Mateo de Discépolo della compagnia di Homero Cárpena)
—>e una terza di solito dedicata alla propria produzione solista o per duetti, trii e quartetti di chitarre.
Sulla base di questo formato, ha girato l’interno del paese, esibendosi a Córdoba, Río de la Plata, Santa Fe, Entre Ríos, Corrientes e nella provincia di Buenos Aires.