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Inoltre si esibì con i chitarristi Jim Hall e Barney Kessel, e nel 1968 conobbe un giovane Paulo César Pinheiro, con cui Powell scrisse fra le altre Cancioneiro, Samba do Perdão, Meu Réquiem, É de Lei, Refém da Solidão, Aviso aos Navegantes, e Carta de Poeta. Negli anni a venire pubblicò Baden Powell, contenente Manhã de Carnaval di Luiz Bonfá;
Vinte e sete horas de estúdio, e l’LP Baden Powell, con composizioni di Pixinguinha. Un terzo Baden Powell fu registrato live nel 1972 a Parigi[3].
A quel tempo il musicista era sposato e con un figlio, ma in seguito iniziò a bere e il suo fisico fu ulteriormente indebolito dal diabete[1]; decise nel 1988 di ritornare in Brasile, dove la scena musicale era profondamente mutata grazie alle innovazioni musicali introdotte dalla nuova leva di artisti quali fra gli altri Caetano Veloso e Gilberto Gil[2].
Nel 1994 si esibì in concerto assieme ai figli, il chitarrista Louis Marcel e il pianista Philippe, concerto immortalato nell’album
Baden Powell & Filhos; l’anno successivo fu a Montreux e il 1996 lo vide in una tournée, di nuovo in Francia[3].
Il fisico molto debilitato dall’alcol e dal diabete non resistette
a una polmonite, e nel settembre 2000 Baden Powell morì di setticemia[1].