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BIOGRAFIA DI JOHANN SEBASTIAN BACH
Fonte biografia: Wikipedia
Johann Sebastian Bach; Eisenach, 31 marzo 1685[3] – Lipsia, 28 luglio 1750) è stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco, a Lipsia dal 1723 alla fine.
Considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica,[4] le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. La sua fama è dovuta all’ampio e magistrale utilizzo del contrappunto, all’organizzazione armonica e tematica delle sue opere e all’inclusione di temi e motivi sacri e profani, oltre che alla capacità di padroneggiare i diversi stili nazionali (principalmente lo stile tedesco, quello italiano e quello francese.
È considerato uno dei massimi maestri di forme musicali come il canone, la cantata e la fuga. Bach nella sua vita fu polistrumentista (suonava sia strumenti a tastiera sia ad arco, anche se era noto principalmente come organista), insegnante di musica e soprattutto un compositore estremamente prolifico (l’indice delle sue opere, il Bach-Werke-Verzeichnis o BWV, supera il migliaio di titoli); compose per strumenti a tastiera decine di opere per organo, clavicembalo (come il celeberrimo Clavicembalo ben temperato, il Concerto italiano e le Variazioni Goldberg), per complessi orchestrali (ad esempio i Concerti brandeburghesi) e cameristici (ad esempio le sonate per violino e clavicembalo); dall’altra parte, oltre cento cantate.
L’Offerta musicale da lui donata a Federico II di Prussia e l’incompiuta Arte della fuga sono oggi considerate tra le opere più complesse e articolate della musica occidentale e due dei suoi vertici più elevati. Operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, Pachelbel e Buxtehude) e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi, del quale trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante).
La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle varie tendenze stilistico-compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l’esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati e all’epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Händel o Telemann.
Dopo la sua morte, per motivi imputabili sia alle oggettive difficoltà tecnico-esecutive sia al cambio nel gusto imperante, la sua opera fu sostanzialmente dimenticata per quasi un secolo, sebbene celebri compositori quali Mozart e Beethoven ebbero modo di conoscerne e apprezzarne lo stile. Nel 1829 l’esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta a Berlino da Felix Mendelssohn, riportò alla conoscenza di un vasto pubblico l’elevata qualità dell’opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica contrappuntistica del periodo barocco.