julian arcas

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Barcellona – Arco di Trionfo – Fonte: Pixabay.com

Nel 1863 fece un incontro decisivo: dopo una sua esibizione, gli capitò di ascoltare un giovanissimo Francisco Tárrega.
Colpito dal talento del ragazzo, lo indusse a seguirlo a Barcellona per guidarlo nei suoi studi. La figura di Arcas fu importante nella crescita artistica (anche a livello compositivo) di Tárrega, destinato a breve a diventare la figura più importante della chitarra nella seconda metà dell’Ottocento.

Fonte: Pixabay.com

Julián Arcas scrisse più di cinquanta composizioni, tutte per chitarra.[1] Esse spaziano dalle variazioni o pot-pourri operistici – su arie di VerdiBelliniRossini – a brani che traggono ispirazione dalle musiche popolari spagnole.
Il legame con la tradizione chitarristica del classicismo
(di autori come Mauro Giuliani) trova in Arcas un rapporto con gli elementi ritmici e stilistici del folklore spagnolo, segnando una via che caratterizzerà la gran parte della futura chitarra romantica in Spagna.
La sua scrittura musicale non si rivolge quasi mai all’esecutore principiante, quindi esige spesso abilità tecniche avanzate.