P A G I N A – 7 –
B I O G R A F I A – P A G . – 3 –
Intorno all’anno 1927, in uno dei tanti tour della capitale attraverso la catena di cinema Max Glücksmann, Carlos Gardel presentò in
anteprima la zamba “Bajo el parral” con versi di Eugenio Cárdenas , già in partenza per la Spagna. Quando lo salutò, disse all’autore: “Black… (è così che Carlitos chiamava Morales) quando torno registrerò quello e altre cose carine che hai…”
Ma non lo rivide mai più.
Chitarrista e cantante si conoscono da sempre, vale a dire
dall’anonimato nei circoli di canzoni e bohémien.
Il duo Ruiz-Acuña registrò per lui “Bajo el parral” e Patrocinio Díaz registrò la vidalita “Aires de mi patria“, entrambi con testi di Cárdenas.
(Si deve al duo creolo “Ruiz – Acuña”. la prima registrazione di muisica di Corrientes nelLa storia della fonografia argentina).
P.S. Morales, nello spartito originale “Sangre Argentina, Estilo” cita alcuni suoi alunni, tra i quali Gerónimo Bianqui Piñero (1902-1986), autore di deliziosi brani ovviamente per chitarra.