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Don Antonio Jimenez Manjon (1866-1919), andaluso, occupa un posto di rilievo nella mia galleria di autori. “In primis” perché, a 13 mesi di vita, una malattia lo rese cieco, in secondo luogo perché, secondo Wikipedia, è stato il precursore di Segovia. A 12 anni aveva già imparato a suonare la chitarra.
In giovane età fece un tour per le principali città europee. All’età di 27 anni, si stabilì in Sud America, a Buenos Aires.
Divenne famoso per aver suonato in un concerto una chitarra da undici corde (dovrebbe essere quella cosiddetta “spagnola”, con cinque corde doppie e il cantino semplice, che fu soppiantata dal maestro Paganini).
Molto belli i suoi brani, al solito linkati su Musescore e avviabili con un tocco della barra spaziatrice:
Dire che l’HABANERA è uno dei miei ritmi preferiti è dir poco e questa è senz’altro eccezionale, nel suo genere. Ho aggiunto le note alla TAB per facilitarne l’esecuzione. Questo sotto è il leitmotif:
E quest’altro è un ottimo esercizio sulla tastiera: C#m, X C#m, VII Bm, V A, E7, F#m …
WILLIAM FODEN (1860-1947) è considerato il principale chitarrista classico degli States (fine ‘800 – primi decenni del ‘900).
Foden nacque, nel 1860, a St. Louis, Missouri e iniziò con il violino all’età di 7 anni, passando dall’età di 16 anni al mandolino e alla chitarra classica, divenendo il capo dell’orchestra locale di mandolino.
La sua carriera professionale iniziò nel 1880, guadagnando notorietà nazionale dall’inizio degli anni ’90 ma non la sfruttò per l’avversione a viaggiare e a lasciare la sua famiglia.
A New York insegnò chitarra e altri strumenti a tasti.
Per l’editore Wm. J. Smith ha arrangiato numerose opere per orchestra di mandolino, chitarra, banjo, ukulele e chitarra d’acciaio hawaiana. Il suo metodo Grand Guitar in due volumi (1920, 1921) contiene numerose composizioni originali, oltre a quasi 50 composizioni solistiche pubblicate indipendentemente. Ha anche lasciato più di cento composizioni e arrangiamenti in manoscritto.
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Se volete avere un vasto panorama della musica per chitarra dei primi anni del ‘900, vi consiglio di esaminare i brani , desunti dalla rivista THE CRESCENDO: “A monthly publication devote to the interest of the Harp, Mandolin, Guitar and Banjo and kindred (it.: affini) instruments. Boston, Massachusetts U. S. A.”
i cui numeri, dal 1909 al 1927, li potete trovare sul meraviglioso sito IMSLP.org, con biografie, curiosità e brani per banjo, pianoforte ecc.
Nell’omonima pagina THE CRESCENDO, troverete oltre 70 brani dei più svariati autori:
(link a MUSESCORE; il brano si avvia toccando la barra spaziatrice)
che forniscono un’ottimo panorama della musica americana per chitarra classica, il cui colore, unito ad una relativa semplicità, costituiscono uno splendido esercizio per un chitarrista di livello intermedio (come me).
A volte la gente denigra le raccolte di brani dei più svariati autori, ma io ho iniziato proprio così, da una raccolta dei maggiori autori per chitarra, che poi ho approfondito, andandoli a cercare – uno ad uno – al negozio Ricordi di Firenze e per me comperare uno o più spartiti degli Autori, che avevo imparato ad apprezzare, era il “non plus ultra” della soddisfazione.
Guadagnò notorietà a Parigi, per le sue capacità di compositore e per – l’abilità nel suonare la chitarra, finendo per suonare in tutta Europa. – Quasi tutte le sue opere sono a tre e anche 4 voci.
JOSÉ BROCÁ (1805-1882), nato in provincia di Tarragona
– Link alle trascrizioni di Edson Lopes, Tatuí, San Paolo (Brasile): – IMSLP.org
Brocà:
Fonte: free-scores.com (T. Wilkinson) op 18 -3 piezas faciles – n° 3 – Andante***
brano reso più facile, con tablatura e note stilizzate insieme
Potete scorrere il testo mentre suona e, grazie alla tablatura con le note stilizzate, non dovrete guardare anche il pentagramma, se non per controllare la diteggiatura. I brani di Prat li ho desunti daVINCENZO POCCI, geniale italiano, che colleziona SOLO spartiti originali (5460 pezzi!).
Molti dei maestri chitarristi catalani, hanno seminato il germe dell’amore per la chitarra, fuori del loro paese.
FERNANDO SOR emigrò a Parigi nel 1813, all’età di 35 anni e lì rimase. JOSÉ BROCÁ, invece, passò grandissima parte della sua vita a Barcellona. JOSÉ VIÑAS passò tutta la sua vita a Barcellona. JACQUES BOSCH a 28 anni andò a Parigi e vi rimase. Aveva un gran numero di allievi; suoi pupilli prediletti erano i fratelli JULES e ALFRED COTTIN.
JOSÉFERRER rimase a Parigi per 16 anni, dove si esibiva come solista.
ANTONIO ALBAemigrò a 17 anni in Sudamerica e cinque anni dopo si stabilì a Valparaiso (Cile), dove lavorò come insegnante di musica.
Nel 1903 compì un viaggio di studio in Europa per visitare i conservatori diBarcellona , Parigi , Madrid, Londra, Napoli e Milano. Successivamente si trasferì a Santiago del Cile, come insegnante di chitarra nella capitale cilena; la sua discepola Liliana Pérez Coreysarebbe diventata la principale formatrice dei chitarristi del paese e ideatrice della cattedra di chitarra della Facoltà di Lettere dell’Università del Cile.
Durante il suo soggiorno americano, Antonio Alba compose danze e brani per canto, prestando particolare attenzione al ricco folclore cileno. Gli vengono attribuiti 400 brani, 250 dei quali pubblicati dalla “C. Kirsinger & Cª” di Valparaiso (dalla quale sono desunti i brani della BNCh).
NellaBiblioteca Nacional de Chileho appunto trovato i suoi spartiti originali della Kirsinger, che ho trascritto, conservando il link all’originale e che poi ho passato aVINCENZO POCCI, grande collezionista italiano di spartiti.
DOMINGO PRAT arrivò a Buenos Aires a 21 anni. Eccezionale la sua capacità di interprete, si dedicò all’insegnamento come un vero sacerdozio. Fu il primo a far conoscere la moderna scuola di chitarra in Argentina. Scrisse il “Dizionario di chitarre, chitarristi e liutai“, fino ad ora unico lavoro nel suo genere. Copre non solo la biografia di chitarristi e compositori, ma anche liutai, e un dettaglio delle diverse specie liriche e coreografiche del folklore dalla Spagna e da tutta l’America Latina, pubblicato nel 1934.
Potete approfondire le musiche di questi maestri sul mio sito:
Niccolò Paganini ((Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840) fu il più grande violinista dell’Ottocento.
A tredici anni eseguiva sue variazioni per violino e chitarra. Nel 1801 si dedicò all’agricoltura e alla chitarra, che in poco tempo padroneggiò, scrivendo molte sonate, oltre a variazioni e concerti non pubblicati. Diffuse la chitarra a sei corde, al posto di quella detta “spagnola” (fatta di quattro corde doppie e la più alta singola).
TAB con le note stilizzate, per facilitare l’esecuzione
37 Sonate (sono tutti MP3 con link a OneDrive e, pertanto, ci vuole un po’ per caricarli; potete anticipare i tempi, cliccando subito su di un punto qualunque dello schermo, altrimenti dovrete cliccare in basso su ►, per eseguire il brano ) da sottolineare:
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Ci sono molte altre belle Sonate.
Per quanto riguarda Paganini, nel sito ho voluto dare un taglio “giovanile” alla sua biografia, tralasciando le note più tristi ed esagerate sul suo conto, in onore al fatto che la sua passione per la chitarra e le sue opere risalgono alla sua gioventù. Nella sua pagina c’è un suo bellissimo ritratto giovanile, a cui ho voluto aggiungerne, qui, uno che lo ritrae più maturo, per non ripetermi.
Fu a: Genova, Lucca, 1805 alla corte della sorella di Napoleone Elisa, che seguì a Firenze, Torino, su invito di Paolina Borghese, altra sorella di Napoleone Milano, 1813 Roma, 1817 Palermo, 1825 Vienna, 1826 Praga, tra amori, concerti e sfide al violino, che lo videro sempre vincitore.
Iparraguirre ha spaziato, con i suoi brani, in tutto l’arco della musica popolare argentina. Il genere indubbiamente da lui più amato è il TANGO. Potete gustare qui i suoi più famosi arrangiamenti per chitarra: Fonte: free-scores.com (T. Wilkinson)
Uno dei ritmi di musica popolare argentina da me preferiti.
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PEDRO MANSILLA QUIJANO, argentino (1875-1945), divenne popolare come compositore in gran parte per il fatto che, per più di vent’anni, fu dato per morto.
I maestri di musica dettero volentieri le sue opere da suonare ai propri allievi, cosa che difficilmente avrebbero fatto, se avessero saputo che era vivo.
La zamacueca, meglio conosciuta come Marinera, è uno stile musicale peruviano e un ballo con il quale si rappresenta l’approccio amoroso della donna verso l’uomo.
Ma direi che tutti i suoi brani sono bellissimi e li potete sentire/seguire su MUSESCORE.com. Clic su [-♫-]: apre ( o scarica) il PDF con PENTAGRAMMA + TAB Clic su [►]: suona il brano su Musescore, con scorrimento.