P A G I N A – 7 –
(un po’ di) STORIA DEL TANGO – 1 –
Fonte: Wikipedia
Il periodo che va dal 1880 al 1920, denominato Vecchia guardia, comprende la genesi e lo sviluppo degli elementi che poi definiranno questo genere musicale[1]. Il tango nasce dunque come un ibrido di altre musiche e balli popolari come la milonga e il tango andaluz. Per questo motivo e anche perché considerato lascivo viene rifiutato dalle classi medie e alte che danzavano, tra l’altro, i balli da sala e con essi il valzer di Vienna. Solo nella decade tra il 1910 ed il 1920, il tango inizia a divenire di moda nei grandi saloni delle maggiori capitali europee tra cui Parigi, Berlino, Roma e Vienna[2][3][4].
Tuttavia i sentimenti per questa nuova danza erano molteplici, a Roma Vittorio Emanuele III di Savoia l’aveva bandito nei balli del Palazzo del Quirinale[4]. Kaiser Guglielmo II, il re di Baviera e Kaiser Franz Joseph vietarono ai loro ufficiali in uniforme di ballare questo nuovo ritmo[2][4]. Nella capitale austriaca, poi, si hanno documenti che mostrano che il tango argentino fu deliberatamente escluso dal programma del 23º ballo della Città di Vienna (anno tra il 1920-30)[2]. Solo dal 2017 il tango argentino è entrato nei balli tradizionali di Vienna attraverso il prestigioso ballo del Technische Universität Ball[5] (Ballo del Politecnico di Vienna) che include ora una milonga nel suo programma[6][7][8].